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Hilde Lotz-Bauer
La cultura al tempo dell’apocalisse:
il futuro della memoria

English versionUn piccolo paese in Italia sta conducendo una campagna determinata per mantenere vive le proprie tradizioni e prosperare nel futuro che verrà.

Scanno, soprannominato il “borgo dei fotografi”, ha allestito una mostra unica di immagini, costumi e artigianato a Pescara, la più grande città dell'Abruzzo, per promuovere la candidatura al riconoscimento del suo abito tradizionale da parte dell'UNESCO come Patrimonio Immateriale dell'Umanità. 

L’Abito muliebre di Scanno. Il futuro della memoria
l to r: Luna Piccinini, Ernesto Di Renzo, Marcello Antonelli, Nicola Mattoscio, Cesidio Giansante, Maria Pia Silla, Corinna Lotz

Il 29 settembre, durante un incontro gremito di persone, è stato lanciato un appello appassionato affinché le tradizioni di Scanno siano proiettate nel futuro.

All’inaugurazione, presieduta da Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione Pescarabruzzo, il consigliere comunale di Scanno Cesidio Giansanti ha ringraziato Pescara per il suo sostegno. “Scanno è diventata famosa grazie a fotografi famosi che ne hanno immortalato la bellezza, ma anche loro hanno raggiunto la fama grazie a Scanno. Siamo qui per portare il costume nel futuro, ma non possiamo farlo da soli”.

Giansanti ha ricordato fotografi come Thomas Ashby, MC Escher, Hilde Lotz-Bauer, Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli e Gianni Berengo Gardin che hanno immortalato Scanno nel corso del XX secolo.

L'antropologo Ernesto Di Renzo ha sottolineato quanto sia importante che i cittadini non si considerino custodi passivi, ma piuttosto protagonisti: “La tradizione è lo strumento con cui oggi navighiamo in un momento di angoscia e apocalisse culturale”.

“Le tradizioni non servono solo per le feste, ma contribuiscono al senso della nostra presenza e della nostra identità”, ha aggiunto Di Renzo. Ha contrapposto la dignità di Luna Piccinini, che ha presenziato accanto al palco indossando il completo di lana nera con il grembiule di seta, all'immagine consumistica proiettata nel film su Barbie.

Da quando, all'inizio del secolo scorso, viaggiatori italiani e stranieri scoprirono questo posto così difficile da raggiungere, Scanno si è guadagnato una reputazione per i costumi iconici delle sue abitanti. L’abito da sposa del paese è considerato uno dei più antichi al mondo. Ma oggi solo cinque donne del luogo continuano a indossare quotidianamente i costumi locali e solo due possiedono ancora le complesse abilità necessarie per realizzarli.

Maria Pia Silla, presidente della Fondazione FASTI, creata per celebrare e preservare il costume per il futuro, ha spiegato che la collettività di Scanno aspira a condividere il costume e il suo significato non solo con l'Abruzzo, ma con l'Italia e il mondo.

Corinna Lotz, figlia di Hilde Lotz-Bauer, la prima donna fotografa che ha immortalato l'individualità delle donne di Scanno, parlando in italiano, ha raccontato che sua madre era stata attratta dal simbolismo del costume vedendo in esso la proiezione di un ruolo di indipendenza per le donne. La mostra, che si sviluppa su due piani all’interno della Fondazione PescaraAbruzzo, comprende fotografie vecchie e nuove, gioielli, merletti a tombolo, rivisitazioni di Federica Silvani e Francesco Rotolo e versioni contemporanee del costume tradizionale di Liliana Spacone.

4 October 2023

Liliana Spacone, Corinna & Maria Pia Silla
in front of a Scanno photo by Hilde
Corinna with Alessio De Stefano of Piccola Biblioteca Marsicana in front of another photo by Hilde

Traduzione: Alessio De Stefano


PescaraL’abito muliebre di Scanno: Il Futuro della Memoria
sarà visibile fino al 5 November presso
la Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo
Corso Umberto 1, 83 Pescara

 

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